Forum del Libro

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martedì 24 marzo 2015

La biblioteca scolastica in Italia: quale valorizzazione, oggi?

Donatella Lombello
Due iniziative importanti caratterizzano l’attenzione verso le Biblioteche scolastiche in Italia negli ultimi tempi.
Una è  la proposta di legge n.1504, del 7 agosto 2013,  dal titolo: Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura, presentata da Giancarlo Giordano, Nicola Fratoianni, Celeste Costantino, di SEL-Sinistra Ecologia Libertà-,  in discussione alla VII Commissione – Cultura Scienza Istruzione- della Camera. A questa è ora abbinata la nuova proposta di legge , n. 2267, la cui prima firmataria è Sandra Zampa (Pd), cui segue Flavia Piccoli Nardelli (Pd), presentata il 3 aprile 2014, dal titolo  : Norme per la promozione della lettura nell'infanzia e nell'adolescenza e istituzione della Giornata nazionale della promozione della lettura e della Settimana nazionale del libro nelle scuole.
L’altra iniziativa è costituita dal Protocollo d’Intesa MIUR-MIBACT, dal titolo: Creare occasioni di accesso al sapere attraverso la messa a sistema di istruzione e cultura, al fine di sviluppare una società della conoscenza, accordo siglato il 28 maggio 2014 tra i due dicasteri, di durata triennale.
Le significative azioni politiche su indicate, di politica scolastica e culturale, valorizzano l’istituzione di Biblioteche scolastiche e di reti di Biblioteche scolastiche, ed evidenziano la necessaria presenza del bibliotecario scolastico, quale esperto in ambito biblioteconomico, gestionale e tecnologico,  e costantemente aggiornato ( genericamente  indicato col sintagma “specifiche professionalità” nel Protocollo d’Intesa).
È da sottolineare che le iniziative su menzionate si collocano quasi come costruttivo  contraltare ad altre due azioni politiche, - una da parte del MIUR, l’altra da parte del governo-, che hanno impresso un’ulteriore scossa alla già precaria situazione delle biblioteche scolastiche, aggravate dalle recenti normative  sulla riorganizzazione degli ordinamenti scolastici, che hanno imposto, ad esempio, l’eliminazione degli orari residui, che consentivano l’apertura e la gestione parziale del servizio bibliotecario.
A seguito delle nuove norme, appunto  per mancanza di personale addetto, si è resa obbligatoria la chiusura di molte realtà d’eccellenza sul territorio nazionale.
L’azione  da parte del MIUR- Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'Autonomia scolastica- è stata quella di aver “tacitato”, tra la fine  del 2012 e l’inizio del 2013,  il Progetto “Bibliorete 21- Una rete di biblioteche scolastiche per le competenze chiave del XXI secolo”, istituito due anni prima, - proprio per dare visibilità alle Biblioteche scolastiche (ancora) funzionanti-, a seguito della nota DGOSAS (ossia: Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'Autonomia scolastica), prot. N. 7224, del 12 ottobre 2010.
Il secondo intervento è relativo all’emanazione della Legge n.128/ 8-11-2013, a seguito della quale le Biblioteche scolastiche sono state private dei docenti  cosiddetti inidonei all’insegnamento, ossia del personale che, in virtù dell’art 113 dei Decreti delegati del 1974 (D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417), opportunamente formato proprio con Corsi d’Aggiornamento  e Master voluti dal MIUR, le ha gestite negli ultimi quarant’anni.
Certo è che di Biblioteche scolastiche si fa attenta  menzione nelle Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclod’istruzione (2012).
Nel testo ministeriale  si legge, infatti: “Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo” (Indicazioni nazionali, “Annali della Pubblica Istruzione”, numero speciale, Firenze, le Monnier, 2012,  p.34).
Più avanti, nello stesso documento,  si precisa : “La lettura va praticata su una grande varietà di testi, per scopi diversi e con strategie funzionali al compito, per permettere all’alunno l’accesso ai testi anche in modo autonomo. La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti. La pratica della lettura è proposta come momento di socializzazione e di discussione dell’apprendimento di contenuti, ma anche come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attività particolarmente utile per favorire il processo di maturazione dell’alunno» ( ivi, p. 37, corsivo nostro).
Come si può comprendere anche dalle intenzioni orientative del MIUR,  siamo in una fase di attesa, la quale non ci permette ancora di allinearci con quei Paesi europei ( Svezia,  Portogallo, Francia, Olanda, Danimarca, Croazia, Slovenia…), nei quali la biblioteca scolastica multimediale, grazie a una specifica legislazione scolastica, è reputata  un servizio  (non un progetto), è incardinata a pieno titolo nel percorso scolastico, ed è gestita dal bibliotecario formato e destinato ad hoc.
La Biblioteca scolastica in Italia ha una lunga storia, che affonda le sue radici nella Legge Casati del 1859, che attraversa tutto il Novecento,  e che rappresenta tuttora un “problema aperto”, essendo la Scuola italiana orfana ancora di una legge che ne istituisca il ruolo.
Al contempo, la Biblioteca scolastica, a livello di dibattito internazionale, è oggetto di considerazione educativa fin dagli anni Settanta del Novecento.
È del 1976 l’inizio della lunga gestazione del Manifesto per le biblioteche scolastiche, elaborazione avviata a seguito del Seminario sulla pianificazione e lo sviluppo dei servizi in materia di biblioteche scolastiche nell’ambito della Commissione nazionale australiana dell’UNESCO. Il  Manifesto fu poi  approvato nella Conférence générale (Parigi, novembre 1999), ed è soggetto, peraltro,  a continui aggiornamenti.
È del 1979 il primo documento dell’IFLA-  l’organismo internazionale che accoglie le associazioni e le istituzioni bibliotecarie mondiali-  dal titolo  Guidelines for the planning and organization of school library media centers, di Frances Laverne Carroll, a due anni dall’istituzione, nell’ambito dell’IFLA stessa,  della « Section of School Libraries » (1977).
È istituita nel 1971 -nell’ambito della WCOTP – World Confederation of the Teaching Profession , la Confederazione mondiale della professione docente- la IASL- l’organismo internazionale che si occupa di biblioteconomia scolastica, che ha elaborato,  nel 1983, lo Statement on School Libraries.
Le ricerche degli organismi internazionali citati, cui vanno  aggiunte quelle dell’ENSIL-European Network for School Library and Information Literacy, ( la Rete europea per la Biblioteca scolastica e l’alfabetizzazione all’informazione, sorta ad Amsterdam nel marzo 2003)  evidenziano continuamente, in sempre aggiornate edizioni, la correlazione tra la qualità dei servizi bibliotecari scolastici e il successo formativo degli allievi della scuola di ogni ordine e grado.
Nel Convegno organizzato nell’ambito della Fiera del Libro per Ragazzi a Bologna, il 1° aprile 2015, si intende dare ascolto ai rappresentanti  degli organismi istituzionali- MIUR, VII Commissione Cultura della Camera, Cepell-  ai responsabili di associazioni, di  organismi culturali ed educativi del territorio: AIE, Forum del Libro, AIB, IBBY, Uffici educativi, Reti di Biblioteche scolastiche, per capire lo “stato dell’arte” delle nostre Biblioteche scolastiche, e individuare prospettive di sviluppo concreto per permettere ai nostri allievi di dialogare con le Scuole d’Europa.
L’occasione del Convegno permetterà anche ai presenti  di ottenere informazioni sulla petizione, promossa  dalla Rete di Biblioteche scolastiche  di Torino, dal titolo: Per leggere e fare ricerca nella scuola italiana come in Europa,

Ringraziamo Donatella Lombello per questo intervento scritto per il blog del Forum del Libro. Il convegno La biblioteca scolastica in Italia: quale valorizzazione, oggi? si tiene alla Fiera del Libro per Ragazzi- 1° aprile 2015 h 14.30 Sala Suite

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