Forum del Libro

Forum del Libro

sabato 30 maggio 2015

Lettura, pratiche culturali e mobilità sociale

Giovanni Solimine

In questi giorni si tiene a Trento la decima edizione del Festival dell'Economia, dedicata alla mobilità sociale, punto debole della società italiana: nel nostro Paese è altissima la probabilità che le giovani generazioni siano inchiodate allo status determinato dalle proprie origini familiari, che i figli svolgano attività lavorative simili a quelle dei genitori, che le disparità sociali si tramandino negli anni. In tempo di crisi si assiste a una contrazione della mobilità e le occasioni per salire sull'ascensore sociale e migliorare la propria condizione sono sempre minori. In questo senso, la mancanza di opportunità non è solo una questione etica, ma rivela anche una fondamentale questione economica. La staticità danneggia tutti, non solo che è confinato in uno strato sociale più svantaggiato.
Molti incontri e dibattiti sono dedicati al ruolo che cultura e istruzione possono avere come fattori di "democrazia reale" e veicoli privilegiati di mobilità sociale. Tra questi, lunedì 1 giugno alle 12 è previsto un incontro organizzato dal Forum del libro e intitolato "Una cultura in movimento". L'analisi dei dati dell'ultimo ventennio evidenzia come il livello culturale e del "sapere" si rifletta in maniera significativa sul benessere economico, con forti conseguenze sulla mobilità sociale, intra-generazionale e inter-generazionale. 

domenica 3 maggio 2015

L’esplorazione: alla ricerca dei propri libri

Dal volume di Aidan Chambers Il lettore infinito, uscito da poco per EquiLibri, proponiamo uno stralcio breve, ma  ricco di spunti, su quanto sia importante il tempo dedicato all'esplorazione per far accostare bambini e ragazzi (ma il discorso vale anche per gli adulti) ai libri. Ringraziamo l'autore e la casa editrice per averci permesso di pubblicare questa pagina.

Aidan Chambers
I lettori abituali conoscono il piacere dell’esplorazione.
Sanno che possono trovare quello che stanno cercando, e anche quello che non conoscono, tra il disordine di una bancarella di libri usati, o mentre stanno scorrendo, più o meno casualmente, gli scaffali della biblioteca di pubblica lettura.
Non si diventa forti lettori solamente sulla base di una proposta di testi fatta da altri, per quanto ben scelti possano essere. Nessuno, infatti, può considerarsi infallibile nel formulare consigli di lettura per altri lettori. Tutti quanti amiamo scegliere liberamente, e solo quando ci sentiamo liberi il nostro atteggiamento mentale tende ad essere ottimistico e positivo. Cioè, diventiamo più facilmente lettori appassionati se seguiamo il nostro istinto e i nostri interessi personali.
Come qualsiasi adulto, i bambini e i ragazzi hanno bisogno di occasioni per trovare autonomamente quei libri capaci di soddisfare i loro bisogni e adatti al loro livello di sviluppo e alla loro personalità. Da questo punto di vista, l’esplorazione offre molte possibilità.
Il tempo per esplorare in piena libertà è quindi un elemento importante in qualsiasi contesto di lettura, e produce alcuni vantaggi significativi. La familiarità, innanzi tutto. Le persone cresciute in case prive di libri (come nella mia esperienza), percepiscono spesso le librerie e le grandi biblioteche di pubblica lettura come luoghi angoscianti. Tutti quegli scaffali colmi di tanti libri! Da dove si comincia? Il fatto di poter contare, a scuola, sulla disponibilità di tempo per curiosare liberamente tra i libri, sull’aiuto di adulti esperti, su compagni di classe con cui parlare dei libri letti e amati, può rappresentare per i bambini e i ragazzi un modo semplice ed efficace per imparare a scegliere liberamente le proprie storie.
È inoltre importate riuscire a lavorare individualmente con ogni bambino e ragazzo. Mentre un gruppo è impegnato a curiosare tra i libri, l’insegnante potrà parlare ad ogni alunno singolarmente, incoraggiando e consigliando, e ascoltando in modo informale ciò che ognuno di loro ha da dire. Nello stesso tempo, mentre scelgono e consultano i libri, i bambini e i ragazzi possono parlare tra di loro, confrontarsi sulle loro letture, scambiare opinioni, convincere i loro amici a leggere quegli stessi libri che loro hanno amato.
Allora l’insegnante potrà anche non intervenire direttamente, ma il fatto di essere riuscito a creare il giusto setting (cioè il giusto contesto di lettura), e di aver permesso di parlare tranquillamente dei libri letti, consentirà ai giovani lettori di aiutarsi reciprocamente. L’influenza del gruppo dei pari inizierà così a dare i suoi frutti.

Quando esplorare e per quanto tempo? In ogni classe i bambini e i ragazzi dovrebbero poter contare su un tempo adeguato per l’esplorazione. Anche pochi minuti al giorno potrebbero essere sufficienti. Un arco di tempo maggiore dovrà invece essere previsto in occasione di visite a mostre di libri, alla biblioteca scolastica o a quella di pubblica lettura. Ognuna di queste iniziative richiede tempi diversi. Più l’occasione è speciale, maggiore sarà il tempo necessario, e più i bambini e i ragazzi dovranno essere preparati.
A seconda della situazione, i lettori possono esplorano in gruppo oppure individualmente. In orario scolastico potranno farlo facilmente tra una lezione e l’altra, a condizione che i libri siano disponibili e accessibili.
Possiamo prevedere un tempo formale e un tempo informale per l’esplorazione. Durante il tempo formale, i bambini e i ragazzi esplorano insieme, con la supervisione di un adulto. L’obiettivo, in questo caso, potrà essere quello di visitare una determinata mostra di libri perché collegata a una attività didattica in corso, o semplicemente per condividere in modo piacevole la scelta di un testo da leggere insieme in classe. Il tempo informale, sia in orario scolastico sia extrascolastico, prevede invece che i bambini e i ragazzi vadano in esplorazione individualmente, o in compagnia di amici, semplicemente per gustare i propri libri o per trovare qualcosa di interessante da leggere.


Tuttavia, l’idea che sia sufficiente circondare i bambini e i ragazzi di libri e di tutto ciò che ha a che fare con i libri per trasformarli in lettori consapevoli è assai ingenua. Nonostante questo, l’esplorazione è una attività molto più importante di quanto il suo aspetto informale e apparentemente non strutturato possa farla apparire a un occhio inesperto. E ai fini della lettura è una attività essenziale.

Aidan Chambers, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni, a cura e traduzione di Gabriela Zucchini, Equilibri, 2015, pp. 35-37

venerdì 1 maggio 2015

Giornata mondiale del libro: perché nella scuola?

Loredana Perego 
Perché la Giornata mondiale del libro nella scuola? Perché la scuola insegna a leggere i libri, perché senza la scuola difficilmente i libri troverebbero lettori, perché la scuola è/dovrebbe essere immersa nei libri. La Giornata mondiale del libro permette di riflettere e di festeggiare il libro come strumento di emancipazione, come oggetto di piacere e soprattutto come valore da condividere con il mondo intero. E quali sono gli attori ‘in vista’ che possono promuovere la festa del 23 aprile se non la scuola, la biblioteca, la libreria, i lettori.....nella logica della collaborazione di reti virtuose così come il Forum ha proposto fin dall’inizio. E il Forum è stato a Vicenza lasciando traccia indelebile, una traccia viva che ancora illumina le iniziative per il libro e la lettura, tra cui il 23 aprile come oggi lo celebriamo. Dal mio osservatorio vicentino non posso che comunicare una adesione sempre più allargata e convinta alla Giornata mondiale. In più, quest’anno, Vicenza è stata una delle Piazze prescelte dalla Campagna AIE ‘Io leggo perché’, un coronamento di una consuetudine che celebra il 23 aprile in città e in provincia, dal 2006 con la condivisione di un tema, di una locandina e di numerose iniziative tra la Rete bibliotecaria scuole vicentine e il Servizio bibliotecario Prov.le. Con alti e bassi ogni anno la celebrazione ha funzionato e le biblioteche di molti Comuni, molte scuole di Rbs e altrettante contagiate dalla festa, hanno dato vita a iniziative, anche di più giorni. La Giornata mondiale del libro si è arricchita di collaborazioni: dall’Ufficio scolastico prov.le, alla rete regionale Città invisibili ed ultimo, in ordine di tempo, ‘Io leggo perché’. E', quello di aprile, un appuntamento che,  per molte scuole, dà avvio all’ultimo mese di promozione della lettura a scuola, con un format comune che si è dimostrato efficace nel tempo infatti, il lavoro intrapreso durante l’anno scolastico, si concretizza in momenti di incontro collettivi: il Flash book mob delle scuole di base dall’infanzia alle scuole sec. 1° nelle piazze dei Comuni aderenti (Vicenza, Marostica, Bassano, Lonigo, Nove, Valdagno, Arsiero, Pedemonte, Valdastico, Tonezza e Cogollo...); lo scambio di Parole passanti preparate per incuriosire il pubblico; la lettura ad alta voce di professionisti sui temi affrontati insieme nei libri. Mentre la scuola di base si riversa all’esterno con numeri sempre più consistenti (quest’anno i bambini/ragazzi, in Piazza Matteotti a Vicenza, erano 700); gli studenti delle superiori scelgono questa data per lo spareggio della finalissima di 'Bravo chi legge' (nato nel 2011 con la collaborazione del Forum), gara di lettura tra classi su un libro comune, a seguito di una selezione interna su libri diversi per scuola. Quest’anno la finalissima, che solitamente si gioca al mattino in orario scolastico, ha dato il via al pomeriggio di ‘Io leggo perché,’ in piazza dei Signori. Le sette classi superiori di “Bravo chi legge” si sono cimentate su Non tutti i bastardi sono di Vienna' di Andrea Molesini, Sellerio editore, nel centenario della Prima guerra mondiale. La giornata è continuata con incontri, intermezzi musicali, audioletture, spettacoli teatrali, letture ad alta voce, fino alla Book Parade conclusiva. Un bilancio di questa novità? Lo faremo presto di nuovo insieme: insegnanti, librai, bibliotecari..... Ricordo un' iniziativa  che Rbs condivide e ribadisce: la PETIZIONE a favore delle biblioteche scolastiche: 'PER LEGGERE E FARE RICERCA NELLA SCUOLA ITALIANA COME IN EUROPA', promossa da ;Torinoretelibri , rilanciata in questa occasione sia sul sito di Rbs sia con il volantinaggio durante le iniziative del 23 aprile, perché la scuola ha bisogno delle biblioteche scolastiche e di libri a portata di mano! Con Maggio mese dei libri le iniziative nelle scuole continuano per portare a conclusione i percorsi intrapresi con mostre, premiazioni e.....ma questa è un’altra storia.